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una scena del film |
Ok, in questi giorni tutti a parlare (e postare) di "Mistakes", che in effetti è un enorme fenomeno virale: circa 6 milioni di visualizzazioni e condivisioni a sbafo sul social network. E' ben fatto, riceverà tanti premi, è brillante (conosco molti pubblicitari che direbbero "è smart")... gli errori capitano e possono essere fatali.
Ma davvero è così smart?
Fatemi capire: è smaaart perché non punta sulla spettacolarizzazione del dolore?
Per anni si è pensato che straziare fosse una grande idea: la rete è piena di questi esempi. Didascalici, affettati, fuori misura, fuori luogo e fuori target...
O forse è smaaaart perché non vuole dirti che sei uno stupido?
È smaaaaaart perché non c’è lo spiegone di un medico?
È smaaaaaaaart perché non ti sbatte in faccia la realtà?
È smaaaaaaaaaart perché non racconta il vuoto?
La verità è che "Mistakes" sembra toccare i tasti giusti, perché in precedenza non s'è fatto poi molto per evitare soluzioni infelici.
Detto ciò, per quanto ben fatto, il film non ha nulla di estremamente "smart". O più probabilmente è "smart" per l'epoca in cui viviamo...
A mio avviso questo è uno spot che brilla di luce propria.
Detto ciò, per quanto ben fatto, il film non ha nulla di estremamente "smart". O più probabilmente è "smart" per l'epoca in cui viviamo...
A mio avviso questo è uno spot che brilla di luce propria.
Il vero problema in Pubblicità, la questione sempre aperta, è che intelligenza ed efficacia non sono sinonimi: è sempre una questione culturale.
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