Djando, serie tv Sky Original coprodotta da Cattleya.
Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli alla scrittura, insieme a Francesco Cenni, Max Hurwitz, Michele Pellegrini. Paki Meduri alla bellissima scenografia.
Francesca Comencini alla direzione artistica e regista, insieme a David Evans e Enrico Maria Artale, con cui ho avuto il piacere di lavorare anche su Romulus II.
La scrittura di Django non è per niente facile, non è a tutti accessibile, non rispetta il canone, non rispetta il genere (per come ce lo figuriamo). E' una scrittura stratificata, politica, coraggiosa. Il racconto e le relazioni fra i personaggi si sviluppano prendendosi il loro tempo, senza fretta, senza voler necessariamente spiegare.Per queste ragioni Django può non piacere a chi si aspetta un one-macho-show fatto di azione e sparatorie.
Django è una storia corale, indaga i sentimenti di uomini e donne, divisi fra vendetta e perdono, accettazione e rifiuto, speranza e ineluttabilità, tutti accomunati dal bisogno di contrastare i propri demoni e trovare pace (non necessariamente per la propria anima).
Non vi è quindi un singolo, monolitico protagonista e il personaggio interpretato da Matthias Schoenaerts è tutt'altro che un eroe.
Sono contento e stra-grato a Enrico Maria Artale per avermi tirato in ballo. E avrei sperato che il pubblico italiano fosse un po' più ricettivo nei confronti di un prodotto un po' meno stereotipato del solito.
Questa una delle scene storyboardate. E mai avrei pensato di divertirmi così tanto a disegnare western.
Questa una delle scene storyboardate. E mai avrei pensato di divertirmi così tanto a disegnare western.
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