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martedì 22 novembre 2011

Lexus - IS - Shootingboard

E' possibile qui confrontare i frame del disegno con quelli del girato.


domenica 20 novembre 2011

La Terra - Storyboard

Chi è interessato alla scrittura cinematografica, può constatare che nei film generalmente vale la corrispondenza fra scena e minutaggio: la scena #34 in questo caso inizia al minuto 33' 23" e termina al 34' 43".


Scavolini - Shootingboard



Consiglio di guardare lo spot Ferrarelle, per scoprire cosa succede quando due film differenti vengono scritti su una struttura molto simile, girati dallo stesso (bravissimo) regista, e hanno la stessa voice over o una voice over molto simile, alla Luca Ward...

sabato 19 novembre 2011

Toyota - Yaris Dual VVT-i - Shootingboard



Ed eccovi un simpatico backstage.

venerdì 18 novembre 2011

Ferrarelle - Shootingboard



Questo è il film andato in onda.

E questo lo splendido director's cut.

Consiglio di guardare lo spot Scavolini e di leggere poi il mio commento. A parte ciò, appare chiaro e stupefacente come uno stesso film possa trasformarsi se lasciamo raccontare alle immagini e alla musica, anziché alle parole. Sergio Leone ha fatto di questa regola uno dei capisaldi della sua poetica.

domenica 29 agosto 2010

McDonald's - Happy Meal - Shootingboard

E' possibile qui confrontare i frame del disegno con quelli del girato.





sabato 6 febbraio 2010

Angelini - Tantum Rosa, ovvero il caso Iolanda - Luciana Littizzetto e... - Shootingboard

Ho lavorato a questo film col regista Bill Fertik, che conosco da qualche anno: uomo di grande cultura e umorismo, con cui non si sprecano mai le invettive contro i nostri (Italia e USA) ridicoli governati.
Durante il casting ho potuto assistere a un paio di cantonate prese da queste belle ragazze, prima di essere scelte e quindi condannate ad un destino iniquo.
Una di loro, dopo aver assistito a cinque o sei provini, va davanti alla macchina da presa e al ciak recita la sua battuta: - scusate, ho un bruciore, che mal di gola!
Silenzio nello studio, ci guardiamo imbarazzati, le si avvicina l’altra attrice e le bisbiglia: - ma non hai capito che cos’è il Tantum Rosa? E’…
La povera fanciulla emette un urletto che significa “voglio sotterrarmi” e tutti scoppiamo a ridere.
Fra le risa sta lì seduta ad assistere e a sbellicarsi anche un’altra candidata. Quando arriva il suo turno, si sistema ben bene, ciak, e lei: - scusate, ho un brucito, un prurore!
A quel punto abbiamo chiuso a tarallucci e vino.

Qui di seguito trovate lo shootingboard di uno dei due soggetti con relativo film, l’intervento di Luciana Littizzetto proprio su questo spot e, in coda, uno dei tanti ridoppiaggi che imperversano nella rete. Povere italiane…


giovedì 22 ottobre 2009

Birra Moretti - Shootingboard & Sketches

Script dell'agenzia:
Texas.
Pomeriggio afoso.
Vediamo la vetrata di una piccola stazione di servizio infranta da una grossa tanica lanciata con forza all’esterno.
Dai cocci della vetrata esce Sam, il capo di una banda di motociclisti, inseguito da uno sceriffo di cui vediamo la stella sul petto. Giunti all’esterno i due vengono raggiunti dai membri della banda, veri duri di circa venticinque/trent’anni vestiti di pelle con muscoli e tatuaggi in bell’evidenza.
Mentre lo sceriffo impassibile avanza verso i ceffi che stanno per accerchiarlo, compare, dalla polvere che si sta diradando, un uomo con un cappello.
La polvere si dirada completamente e vediamo che è Baffo Moretti che gli dice:
Lascia provare me/ Lascia fare a me.

Baffo Moretti, rivolgendosi alla banda, sorride toccandosi leggermente il cappello in segno di saluto.

Quindi poggia l’elegante e prezioso scrigno in pelle che ha nella mano destra sul cofano di un vecchio pick up e, davanti agli sguardi incuriositi dei presenti, lo apre.
Quando il fumo bianco -effetto del ghiaccio contenuto nello scrigno- si dirada scopriamo che all’interno, in un fodero rosso, sono custodite due bottiglie di birra Moretti fresca e due bicchieri.

Nel silenzio generale, Baffo Moretti apre le bottiglie e versa con sapienza il liquido dorato nei bicchieri.
I motociclisti, accaldati e vogliosi, guardano a bocca aperta il bicchiere che lentamente si riempie.
Anche Sam guarda desideroso la birra e deglutendo, senza togliere gli occhi dal bicchiere, esclama:
Le moto le ruba Jo, Al fa il palo e io le rivernicio…

Baffo Moretti, sorridendo, porge a Sam la birra, facendola passare proprio sotto al naso dello sceriffo, incredulo e assetato.
Quindi, nel silenzio generale, Sam e Baffo Moretti, brindano e sorseggiano insieme le loro birre fresche.

Baffo Moretti, soddisfatto, si pulisce i baffi dalla schiuma con un gesto della mano e Sam, dopo aver abbassato il bicchiere, fa un’espressione di soddisfazione come per dire “però, che buona!”.
A questo punto, un ragazzo (o una ragazza) della banda si fa avanti sorridente e, unendosi al gruppo, dice a Baffo Moretti:
… E io falsifico le targhe per tutti!

Lo sceriffo, piacevolmente sorpreso, prende in mano la bottiglia di birra come per controllare cos’abbia bevuto Sam.
Sul dettaglio dell’etichetta che riempie lo schermo, una voce fuori campo recita:
Birra Moretti. Il gusto della sincerità.

Stacco.
In primo piano, poggiati al pickup, Baffo e lo sceriffo.
Intanto, dalla radio del pick up sentiamo la voce gracchiante chiamare:
Sceriffo, abbiamo un problema in città.
Lo sceriffo, “ruba” una bottiglia di birra dalle mani di Baffo Moretti e citandolo con un: “Lascia fare a me” se ne va sgommando.
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Storyboard dell'agenzia.
C'è da dire che il nostro sceriffo all'inizio doveva essere il grande Chuck Norris.
Ma non posso rivelare le ragioni per cui l'attore ha rinunciato allo spot, per non dare ulteriore credito alle fin troppe leggende di cui è protagonista...




Alcuni bozzetti per la realizzazione del bauletto.



Le innumerevoli inquadrature abbozzate.



Lo shootingboard scelto dal regista.


Ed ecco il film (versione senza finalino).





Ecco, questa è una delle più grandi soddisfazioni che abbia avuto. Nei miei disegni da bambino il cattivo ideale aveva sempre l'orecchino col teschio. Ho quindi dotato il nostro Sam del tipico orecchino e il regista, che considero amico e maestro, non ha resistito all'idea di compiacermi... ovviamente senza dirmi niente. Io ho scoperto la marachella solo quando lo spot è andato in onda.

Un premio invece a chi coglie l'altissimo riferimento a inizio film, quando i nostri personaggi fanno la loro apparizione.

venerdì 12 dicembre 2008

Rai - Abbonamento 2008 - Shootingboard

Questo è l'unico shootingboard ritrovato dei "missing in action", ovvero quelli fatti direttamente in casa di produzione poco prima del PPM. Probabilmente all'epoca devo aver recuperato una fotocopia avanzata...
A questi spot lavorammo io e Lorenzo De Felici, che all'epoca mi accompagnava in qualche missione "vado - lo disegno - torno".
A seguire i restanti spot Rai di questa campagna, tutti orfani di shootingboard.






martedì 7 ottobre 2008

Rai - Missing in Action - Shootingboards

Qui una serie di film Rai di cui non ho mai avuto copia degli shootingboards, nonostante li abbia disegnati. Perché, come spesso accade, ho dovuto produrre i disegni direttamente in sede, nella casa di produzione, poco prima del PPM.





venerdì 7 marzo 2008

Presidenza del Consiglio - TFR - Shootingboard



Considerando che si tratta di uno spot istituzionale, la chiusura di questo soggetto mi ha fatto pensare: chissà se in altri paesi europei avrebbero aggiunto lo stesso pizzico di "provolona bunga bunga frivolezza"...  Mi fa sorridere poi l'idea che lei, poverina, in un'altra dimensione è già vedova (qui). Ma la domanda vera è: per girare queste quattro inquadrature, praticamente obbligate, serviva Ferzan Ozpetek?
Una tipica storia italiana.







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